Federica Spreafico con il marito Massimo e i figli Sebastiano, Giacomo e Margherita. Sono una delle 600 famiglie dei GAS brianzoli che acquistano il pane di Spiga & Madia. Prendere parte al progetto richiede un grosso impegno: è necessario programmare in anticipo i consumi di pane e farina, partecipare a riunioni, prendere decisioni su temi non sempre facili.
Franco Viganò della Cascina Nibai di Cernusco sul Naviglio (MI), è l’agricoltore che fin dall’inizio del progetto ha coltivato il grano di Spiga & Madia. Oggi altri due contadini lo affiancano: Massimo Gianni, di Busnago (MB) che coltiva segale e ha riavviato anche la produzione di grani antichi e Samuele Villa della Cascina Bagaggera di Rovagnate (Lc).
Il primo è stato Cesare Ronchi di Capriano di Briosco (MB) che proviene da una famiglia di mugnai da varie generazioni. Da poco è stato sostituito da Andrea Stefanetti di Solbiate comasco (CO), che macina la farina a pietra. Anche lui erede di una sapienza che si tramanda di padre in figlio.
Giona Sironi è il panettiere più giovane del progetto. Ha iniziato la sua attività facendo a mano il pane per Spiga & Madia che cuoce nel forno a legna della Cascina Bagaggera a La Valletta Brianza (Lc). Dal 2007 per alcuni anni anche Davide Longoni di Monza ha prodotto il pane di Spiga & Madia. Oggi sostituito da Franca Nocito di Seregno. Gli altri panettieri sono i fratelli Colombo di Bellinzago Lombardo, Massimo Bertin di Cesano Maderno ed Emilio Biffi di Monza.
Roberto Brambilla di Concorezzo è il proprietario dei campi di Caponago (MB) dove 10 anni fa è cominciata l’avventura di Spiga & Madia.
Giuseppe Vergani del gruppo tecnico di Spiga & Madia di cui fanno parte anche Venetia Villani, Antonia De Giuli, Giuseppe Desantis, Marco Balconi, Edoardo Gnocchi, Angelo Mornata, Guido Galleani, Alfonso Orsi, Stefano Radaelli e Giuseppe Drago. Il gruppo di volontari segue più da vicino le questioni della produzione del grano, della farina e del pane, delle analisi di laboratorio, della logistica e della diffusione del progetto. Le decisioni più importanti vengono prese dall’assemblea dei referenti di tutti i gruppi di acquisto solidale coinvolti nel progetto.